Fase 2- la sicurezza in Itinere dei lavoratori

Con l’avvio della fase 2 e la ripresa della attività manufatturiera, il principale problema per le aziende è rappresentato dai trasporti pubblici e dalla sicurezza “in itinere” dei propri dipendenti. Infatti le aziende manufatturiere si sono organizzate per assicurare la sicurezza dei dipendenti sul posto di lavoro, attraverso un ridisegno degli spazi, orari flessibili per evitare assembramenti, revisione degli spazi comuni e dei servizi mensa, dotazioni di dispositivi di protezione, test sierologici e controllo della temperatura, adeguata informazione a dipendenti, servizi esterni e fornitori.
Il rischio maggiore rimane quello rappresentato dalla possibilità di contagio durante il percorso per raggiungere il posto di lavoro, infatti sembra  poco verosimile che mezzi urbani di superficie, treni e metropolitane possano assicurare contemporaneamente, frequenza, diponibilità di posti, puntualità e distanziamento sociale. Un orario di inizio scaglionato e una ripresa graduale a ranghi ridotti può risolvere parzialmente questo rischio, ma solo temporaneamente. 
Le aziende manufatturiere con stabilimenti in aree isolate e periferiche, risentono meno del problema, in quanto già una buona parte dei dipendenti arrivava con mezzi propri e probabilmente possono senza grandi difficoltà ampliare i parcheggi per quanto necessario. Alcune che già disponevano di un piano in caso di pandemia avevano individuato aree nei pressi dei propri e uffici e sedi aree da affittare per parcheggi riservati ai dipendenti.
Altre, che sono ubicate in zone con scarsità di spazi per parcheggio dovranno prevedere che i propri dipendenti “pendolari” raggiungano in auto la periferia della città in cui è ubicata una propria sede e organizzare dei servizi navetta da parcheggi in periferia, probabilmente vicini a caselli autostradali alla sede. 

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